17.02.2007
RIVEDERE IL CONCORDATO
L'intenzione delle Gerarchie Ecclesiastiche di emettere una direttiva ''vincolante'' anche per coloro che saranno chiamati a legiferare sulle norme che regoleranno le unioni di fatto, pone una questione di fondo: con quella direttiva vincolante, e quindi rivolta essenzialmente ai parlamentari dello Stato Italiano, di fatto il Vaticano va contro il Concordato.
L'interferenza inaccettabile di pretesa sovranità sui parlamentari italiani dettando loro COME devono legiferare e SE DEBBANO FARLO, impone alla ''serenità '' dichiarata dal Presidente del Consiglio di rianalizzare i Patti Lateranensi, rivisti nel 1984, come già evidenziato da un eminente Costituzionalista.
Anche in altre occasioni, su problemi di maggiore gravità , il popolo italiano è stato chiamato a pronunciarsi su leggi che, chiamando in causa le singole coscienze, violavano i dettami ecclesiastici. E il popolo italiano ha votato a favore delle leggi dello Stato.
Oggi la paura di questa legge è tale che non si vuole che venga neanche sottoposta a un eventuale referendum: NON DEVE ESSERE FATTA. E basta. Strano che poi normative analoghe, in tutta serenità e senza grande pubblicità , le abbiano rese operative solo per i parlamentari.
Il magistero della Chiesa che deve guidare le coscienze e condurle verso i misteri della Fede, sembra più attaccato a conservare e alimentare antiche paure e ossesioni che l'odiena società sembra incamminata a superare, come peraltro già successo in molti paesi europei.
Simona Giovannozzi
14 Febbraio 2007
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