15.09.2007
È uscito il numero 4 di cinema italiano, il trimestrale di solo cinema italiano d’autore, unico nel suo genere, mirato alla valorizzazione e alla promozione della cinematografia italiana di qualità , in Italia e all’estero.
Dal sito www.cinemaitaliano.eu - dove si trovano anche un forum su cui esprimere le proprie opinioni cinematografiche e alcuni link scelti per cinefili - sono scaricabili gratuitamente i primi tre numeri, nonché progressivamente gli arretrati usciti sei mesi prima.
Per abbonarvi all’edizione cartacea o a quella PDF, scrivete a mail@cinemaitaliano.eu.
Il sommario degli articoli:
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Editoriale (in fondo a questa mail)
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Gianni Amelio: Il vizio del cinema
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Centochiodi
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Portrait: Gabriele Salvatores
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Quo vadis, baby?
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Apnea
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L'amico di famiglia
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Portrait: Saverio Costanzo
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In memoria di me
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Portrait: Silvio Orlando
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Uno su due
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Il vento fa il suo giro
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I compagni
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La distribuzione fai-da-te e un paio di blog
Saluti cinefili
Claudio Paroli
editoriale
Il successo del cinema italiano
cinema italiano , anche in quest’ultimo numero, mantiene immutata la sua focalizzazione sulla valorizzazione e promozione della cultura cinematografica italiana. Il cinema italiano si rivela più che mai vitale, specialmente quello d’autore, e nei primi mesi dell’anno le sale italiane hanno registrato incassi da film nazionali per oltre il 40 per cento del totale. Era da molto tempo che qualcosa del genere non succedeva, soprattutto per merito di film commerciali, ovviamente, ma consola ricordare che anche Saturno contro di Ferzan Ozpetek – l’autore italoturco da noi molto apprezzato di cui abbiamo parlato ampiamente nel numero scorso – abbia dato un sostanzioso contribuito a questo successo.
E come viene valutato il cinema italiano all’estero? Se si tralascia l’uscita poco felice di Quentin Tarantino, peraltro da lui stesso immediatamente relativizzata con l’ammissione di non conoscere il cinema italiano, in diversi festival di tutto il mondo gli inviti ai film italiani d’autore non sono mancati: un segnale senza dubbio positivo. In Germania, dove viene edito questo giornale, sta per partire la tournée di film d’autore Cinema! Italia!, che quest’anno festeggia il suo decimo anniversario: sette film sottotitolati in tedesco faranno tappa in ben 27 città . Che l’amore dei tedeschi per la cultura italiana abbia radici storiche è risaputo, ma ciò non toglie che questo esempio potrebbe essere imitato in molte parti del mondo: sovviene ad esempio l’Argentina, dove esistono numerosissime Società Dante Alighieri, come in nessun altro Paese al mondo, per la promozione della cultura italiana.
In questo numero cinema italiano non apre parlando di un film, ma di un libro del famoso cineasta Gianni Amelio: pubblichiamo un estratto della prefazione dell’autore, una vera ode al cinema. In questa edizione parliamo di otto film, di cui tre opere prime o seconde di registri promettenti: uno di questi è Saverio Costanzo, che ha mostrato rara sensibilità anche nel suo secondo lungometraggio. Di lui potete leggere una presentazione in questo numero. Inoltre vi sono i portrait del grande regista Gabriele Salvatores e di un attore molto apprezzato per la sua polivalenza e amato alla follia dai "suoi" napoletani: Silvio Orlando. Per finire una recensione del classico I compagni (1963) di Mario Monicelli: «il ritratto di un’epoca», come scriveva Gian Luigi Rondi.
Buona lettura, dunque, e buone visioni
Claudio Paroli
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