29.03.2008
ALITALIA: MANTINI, MA COSA FANNO I FIGLI DI BERLUSCONI PER ALITALIA? L’apertura di Air France verso la trattativa con i sindacati sugli esuberi e i costi sociali del piano industriale è positiva e necessaria.
In certa misura la concertazione di alcune misure è indispensabile ai fini della nuova gestione e non ha nulla a che vedere con la posizione di freno espressa da Berlusconi.
Resta il fatto che la cordata italiana, invocata da Berlusconi, non c’è e non si vede e non sembra che i figli di Berlusconi abbiano in alcun modo ascoltato il padre.
Neanche Bossi sembra credere realisticamente alla proposta di Berlusconi sottolineando che gli imprenditori italiani sono più propensi alla rendita che al grande rischio di impresa.
In sostanza la destra accumula un fallimento dopo l’altro su Alitalia e Malpensa.
Dopo il malgoverno dell’aeroporto varesino e cinque anni di menefreghismo su Alitalia ora il rimedio proposto è a tal punto ridicolo che neppure i figli ascoltano il leader del PDL.
Come avrebbe detto Flaiano la situazione è grave ma non è seria.
Roma, 26 marzo 2008
On. Pierluigi Mantini (deputato P.D.)
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