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Val Susa, Rifiuti: non si deve distruggere il Porta a Porta
9.12.2006

CIRCOLO VAL SUSA

Bussoleno, 5 dicembre 2006

RIFIUTI

LEGAMBIENTE: “ NON SI DEVE DISTRUGGERE IL PORTA A PORTA!”

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E’ UN SEGNO DI CIVILTÀ

RISULTATI BUONI E SEMPRE IN CRESCITA IN PIEMONTE: NON BISOGNA STOPPARE QUESTO TREND POSITIVO!

In riferimento alle polemiche sulla raccolta porta a porta dei rifiuti che continuano ad alimentarsi in Provincia di Torino ed in particolare in alcuni comuni della Val Susa, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta insieme al Circolo Legambiente Val Susa esprimono grande preoccupazione per le posizioni prese da alcuni comitati e comunicano tutta la solidarietà agli amministratori che si stanno impegnando seriamente per la buona riuscita della differenziata.

“La raccolta differenziata è innanzitutto un segno di civiltà e il porta a porta è il metodo più efficace per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla Legge Ronchi” – affermano Vanda Bonardo, Presidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e Piercarlo Cotterchio, Presidente del circolo Legambiente Val Susa  – “E’ indubbio che esistono delle difficoltà, da appianare col tempo e con la buona volontà di tutti, tanto da riuscire a ricavarne un grande vantaggio ambientale ma anche economico. Ne sono un esempio alcuni comuni piemontesi che dopo diversi anni di raccolta differenziata hanno visto, a fianco di un miglioramento del servizio, anche una diminuzione dei costi della bolletta!”

I buoni risultati ottenuti fino ad oggi dalla raccolta differenziata dovrebbero far riflettere: invece  di lavorare contro il porta a porta e retrocedere su un percorso ormai avviato che dà buoni frutti, bisogna continuare il confronto su tutti i fronti con l’obiettivo di migliorare il servizio e i risultati!

Per Legambiente sarebbe più opportuno ridimensionare la discussione su come ottimizzare il porta a porta, piuttosto che cercare facili e dannose soluzioni, utili solamente a favorire la crescita di inceneritori e discariche che nessuno vuole vicino a casa propria.

 

A fronte di situazioni negative che raccolgono le prime pagine dei giornali, purtroppo non c’è altrettanto riscontro mediatico per i più numerosi esempi di buon funzionamento della raccolta differenziata. I dati sulla crescita della RD rilevati dall’Osservatorio Rifiuti della Regione Piemonte si commentano da soli, i buoni risultati del “porta a porta” nelle province di Asti, Novara e Verbano  ed ora anche nel Canavese sono realtà e non sogni di ambientalisti squinternati. Dal ’94, tutti gli anni Legambiente con il Concorso Comuni Ricicloni premia i migliori Comuni nella raccolta differenziata dei rifiuti e i miglioramenti si vedono di anno in anno. L’ultima edizione di Comuni Ricicloni in Piemonte, realizzata pochi giorni or sono, è stata un importante palcoscenico per moltissime realtà piemontesi. Si può chiaramente affermare che buona parte del Piemonte sta dando un grande esempio di civiltà e serietà a tutta l’Italia e sarebbe un peccato se non ci fosse il contributo di tutti i comuni della Val Susa.

“Le modalità operative del porta a porta sono vincenti a patto che  l’applicazione  si  adatti alle esigenze del territorio - concludono Bonardo e Cotterchio - La gestione va continuamente monitorata per poter correggere eventuali errori e vanno sempre ascoltate le  esigenze dei cittadini. E’ una prassi necessaria come per un qualsiasi altro cambiamento che può e deve avvenire nei luoghi dove viviamo. A tutti i cittadini noi chiediamo un’onesta e volenterosa espressione di partecipazione, con tutto il coraggio, la generosità  e la buona volontà che hanno saputo esprimere nella lotta in difesa della propria valle, contro le infrastrutture dannose e inutili come il TAV. Anche in questa lotta di civiltà ci aspettiamo una dimostrazione concreta di quanto possono e sanno fare”.

 

Ufficio stampa: 347 1237770

 

 


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