26.01.2008
COMUNICATO DEL COMITATO DI FIESSO ALLA CITTADINANZA.L'inchiesta della NUOVA VENEZIA sulla Città della Moda UN AFFARE DA OLTRE 200 MILIONI DI EURO. CITTADINI DI FIESSO D'ARTICO, siamo convinti che in tanti avrete letto l'ottima inchiesta condotta dal giornalista Francesco Furlan e pubblicata dalla Nuova Venezia venerdì 4 e sabato 5 del mese in corso. E siamo anche convinti che abbiate sussultato nell'apprendere la montagna di milioni che ruota intorno a questo colossale affare avviato da una strana alleanza composta da amministratori e affaristi. Ma per essere avviata questa poderosa macchina da soldi aveva bisogno di molte spinte e i nostri amministratori si sono dimostrati all'altezza della situazione ricorrendo a bugie di ogni sorta e inimmaginabili iniziative per favorirla. Ve ne citiamo solo alcune: - La Città della Moda è un'invenzione dell'allora sindaco Vladimiro Agostini (D.S.) il quale, appropriandosi di una vecchia e superata idea dell'ACRiB, convince il suo maggiore antagonista politico Paolo Semenzato (F.I.) a mettere a disposizione 120.000 mq. del suo terreno su cui realizzare il progetto. Quell'area, però, è indicata dal P.R.G. come agricola e il suo valore è intorno ai 3 milioni di ?. Ma è sufficiente fare una variante al Piano Regolatore, l'area diventa edificabile e il suo valore, come per magia, passa da 3 a oltre 30 Milioni di ?. - Bisogna fare presto- dice la Contin subentrata ad Agostini, anche perché il Soprintendente ai Beni Ambientali Monti ha stroncato il progetto definendolo "un insulto alla Riviera e alla sua storia". E per far presto gli amministratori ricorrono ad un P.I.R.U.E.A. ossia un provvedimento che si assume per recuperare aree degradate o agglomerati urbani fatiscenti ed abbandonati. Cittadini, fatevi una domanda: vi sembra che quell'area abbia almeno una di queste caratteristiche negative?
- Sia Agostini, sia la Contin hanno sempre sostenuto che questo intervento fosse necessario per rilanciare il settore calzaturiero. Ma se così fosse troveremmo l'ACRiB in prima fila a condurre le operazioni e non una società di imprenditori che non esitano ad affermare che il loro obiettivo è quello di trarre il maggior profitto possibile. Ancor oggi l'Acrib è là a tergiversare sul come vorrebbe la gestione del Museo, ma quel che è certo è che non ha ancora investito un centesimo nell'operazione. E a proposito del Museo: lo sapete che verrà costruito utilizzando gli oneri di urbanizzazione? Quei soldi potrebbero essere utilizzati per sistemare le malridotte strade comunali, tanto per fare un esempio, di certo più importanti di un fabbricato destinato a restare una scatola vuota. - E come mai, se c'era tutta questa urgenza, malgrado l'inizio dei lavori concesso dal comune fin dall'ottobre scorso, i lavori non proseguono? E, infine, come mai la realizzazione del primo stralcio prevede solo la costruzione di negozi e alloggi e non di spazi destinati al rilancio del settore calzaturiero? - Stiamo cercando soci - dichiara uno dei costruttori, ma fra questi soci l'Acrib non c'è. Vi dice niente tutto questo?
Più volte abbiamo chiesto all'Amministrazione comunale un pubblico incontro per avere chiarimenti su questi argomenti e su altri ancora come Veneto City, la Romea Commerciale, il P.R.G. e l'assurdo modo di edificare, la disastrosa questioni che attengono alla vita della cittadinanza fiessese, ma la risposta è sempre stata NO!
CITTADINI DI FIESSO GIUDICATE VOI Comitato cittadino" Difendiamo l'ambiente in cui viviamo" Fiesso d'Artico-Venezia Per saperne di più vai su: http://wakeupfiesso.blogspot.com/ oppure sui Blog ad esso collegati viabilità interna, i parcheggi pubblici e quello paventato dell'ACTV
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