8.06.2003
BCE: “Calo tassi è un contributo, non sufficiente a rilanciare economia europea e italiana”.
“La decisione della BCE di ridurre di mezzo punto il suo tasso di riferimento va nella direzione giusta, ma era sostanzialmente scontata e già anticipata dai mercati. Non dovrebbe quindi avere particolari riflessi sull’economia”. Così Vincenzo Visco commenta il taglio dei tassi deciso oggi dalla BCE.
“La politica monetaria, in sostanza, dà il suo contributo, ma non può di per se rilanciare l’economia europea e in particolare quella italiana. La proposta di Berlusconi di un semplice allentamento del patto di stabilità non va nella direzione giusta e potrebbe rivelarsi molto pericolosa per un paese ad alto debito come il nostro”.
“Sarebbe invece il momento – aggiunge Vincenzo Visco - di decidere a livello europeo sia una concertazione sulle politiche economiche ex ante, sia la creazione di fondi europei per investimenti pubblici anche in riferimento all’attuazione dei programmi varati a Lisbona”.
“Colpisce in questo momento l’incapacità del governo italiano di prospettare politiche che arrestino il declino del paese e possano dare una prospettiva all’Europa alla vigilia del semestre italiano”.
“La sbandierata riduzione di imposizione fiscale per i redditi più bassi, più che compensata dall’aumento del costo della vita e da quello della tassazione locale imposta a regioni e comuni dalle restrizioni soffocanti del governo, non serve a rilanciare l’economia. Le risorse fino ad ora malamente utilizzate – conclude Vincenzo Visco - avrebbero potuto essere più proficuamente sfruttate per introdurre misure a favore dei cosiddetti incapienti, cioè di coloro che non raggiungono neanche la soglia minima di reddito passabile e dei disoccupati”.
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