Welfare Italia :: Dall'Europa :: Riflessioni sull'amputazione dell'Istria e della Dalmazia Invia ad un amico Statistiche FAQ
26 Aprile 2024 Ven                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links
Telefono Blu
Aiuto bambini
Sinistra Giovanile
Sinistra Ecologista







Riflessioni sull'amputazione dell'Istria e della Dalmazia
8.02.2004

Riflessioni sull'amputazione dell'Istria e della Dalmazia
di Piero Stagno
Cari amici,

vi riporto di seguito una lettera che ho diffuso stamattina fra i miei
amici.

Aggiungo che mi pare un segno di grave sprovvedutezza politica accettare
il 10 febbraio come giorno della memoria, quasi che la colpa
dell'amputazione territoriale fosse di De Gasperi che firmò il trattato di
pace.

Guardate che una cosa del genere è più importante di liste uniche e
consimili, perché assolve la dittatura dalla colpa di aver causato la
mutilazione territoriale e fa il gioco dei fascisti, che, come non mi
stanco di ripetere, sono opersuasi di aver avuto ragione e ci vogliono
riprovare.

Un caro saluto.

Piero Stagno
-----------------------------------------------------------------------

Cari amici,

in questi giorni si ricorda che, come conseguenza della guerra fascista,
una parte d'Italia, la parte costiera dell'Istria e la Dalmazia
(storicamente terre venete), fu amputata dalla madrepatria, molti italiani
furono vittime innocenti di una spietata pulizia etnica, circa 300.000
furono costretti all'esodo e quelli che rimasero ebbero per molti decenni
uno status inferiore, dal quale cominciano, con fatica, ad emergere solo
adesso.

Giustamente è stato proposto di fissare una data per ricordare questi
fatti dolorosi e c'è una proposta di fissarla al 10 febbraio, data in cui,
nel 1947, fu firmato il trattato di Parigi.

A me pare che la scelta della data sia storicamente sbagliata, perché
confonde l'effetto con la causa: il trattato di Parigi, ed il sacrificio
territoriale furono l'effetto, la causa fu la guerra.

Scegliendo il 10 febbraio implicitamente si dice che la Repubblica accettò
la mutilazione territoriale e si fa dimenticare che l'Italia, grazie al 25
luglio ed alla Resistenza, evitò sacrifici territoriali ben maggiori,
basta guardare cosa è successo alla Germania che ebbe 12 milioni di
profughi: se avessimo seguito la Germania fino al '45, dove sarebbero oggi
i confini orientali d'Italia, al Tagliamento? ed i confini occidentali,
allo sbocco in pianura delle valli alpine?

Quindi non il 10 febbraio ricordi l'amputazione di Fiume, Pola, Zara dalla
madrepatria, ma il 10 giugno, data in cui nel 1940 la dittatura scatenò la
guerra sciagurata che ne fu la causa.

Un caro saluto.

Piero Stagno






Terza pagina
20.04.2010
Crisi del sistema Federale Europeo: convegno
13.12.2009
SPAGNA - Modifiche alla Costituzione: auspicate dagli spagnoli
8.11.2009
A 20 anni dalla caduta dei regimi in Europa centrale e orientale
2.12.2007
Note sul Partito Comunista della Federazione Russa
7.11.2007
Chi si è accorto che siamo in Europa?
19.05.2007
LA ‘ROPTURE’ DI SARKOZY di A.V.Gelormini
28.10.2006
Lifelong learning
27.07.2006
L'Europa vuole più test sugli animali
10.09.2005
Belgio: rimborso alle famiglie per il caro greggio
30.05.2005
Le parole delle relazioni internazionali

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti